Gli ultimi 15 anni sono stati caratterizzati dall'avvio di studi longitudinali di vasta portata che hanno reso disponibili i dati relativi a campioni di popolazione molto numerosi, con follow-up della mortalità per causa, degli eventi cardiovascolari fatali e non fatali e dei tumori. I dati, organizzati in data-base di ampie dimensioni, comprensivi di campioni biologici conservati a bassissima temperatura, si prestano a un'elaborazione approfondita, in particolare alla realizzazione di stime del rischio cardiovascolare a livello nazionale che considerano le differenze tra età, sesso, periodo di osservazione e posizione socioeconomica.
Questa linea di ricerca, che fa parte del
Progetto CUORE, ha avuto come obiettivi:
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la costruzione di un data-base dei fattori di rischio misurati, nell’ambito di studi longitudinali iniziati alla metà degli anni ’80, con le stesse procedure e metodologie oppure con metodologie simili ma confrontabili |
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il follow-up della mortalità e morbosità per stimare il rischio cardiovascolare nella popolazione italiana, differenziandolo per uomini e donne. |
Il valore aggiunto rispetto agli studi simili condotti fino a ora in Italia sta nel fatto che le coorti sono state arruolate in tempi relativamente recenti, includono le donne e sono provenienti da popolazioni abitanti in differenti aree geografiche del paese. Inoltre sono stati raccolti e validati gli eventi cardiovascolari maggiori fatali e non fatali. È stato valutato il rischio cardiovascolare globale assoluto e sono state realizzate le carte del rischio cardiovascolare, costruite sulla base dei fattori di rischio (sesso, età, diabete, abitudine al fumo di sigaretta, colesterolemia e pressione arteriosa sistolica) e dei seguenti end points: infarto del miocardio sicuro e possibile, morte coronarica, morte improvvisa, ictus, interventi di rivascolarizzazione. Accanto alle carte è stato realizzato anche il punteggio individuale che permette una valutazione del rischio più accurata: oltre ai fattori di rischio considerati nelle carte, tiene conto anche del valore dell’HDL-colesterolemia e della prescrizione di farmaci anti-ipertensivi, indicatore di ipertensione arteriosa di vecchia data.